Come coltivare il cardoncello in maniera ottimale
La tecnica di allevamento in condizioni naturali e stata studiata allo scopo di inserire la coltivazione dei funghi nel contesto agricolo di pieno campo cosi da rendere possibile la realizzazione di allevamenti intensivi con la finalità di integrare il reddito.
Il fungo Cardoncello:
In maniera naturale e per coltivazione intensive viene coltivato in serre tunnel protette da una copertura ombreggiante. Rete nera con ombreggiamento al 70-90%, montata sugli archi del tunnel ed interrata o meno lungo i lati lunghi.
Sul pavimento è bene avere una struttura rigida, per creare i letti, ed è preferibile il cemento, ma si può sostituire con materiali edili, quali tavole o lamiere, e vengono realizzati così i letti di coltura, che non sono altro una struttura da poter collocare i substrati stessi.
Preparazione balle in serra:
I letti devono essere 1 metro larghi ed avendo sponde laterali alte 25 cm. Tra un letto e l’altro si deve lasciare un passaggio di circa 50 cm.
La serra, prima di essere utilizzata deve essere ben disinfettata, possiamo usare metodi artigianali come candeggina diluita in acqua al 5%, o con prodotti specifici come l’Environ.
Le confezioni di substrato vengono posizionate neli letti creati, uno di fianco all’altro e aperte sul lato superiore dell’involucro fino al substrato contenente, asportando quindi solo la parte superiore. Sopra poi vengono ricoperti con terreno, ben setacciato, per uno spessore di 1cm circa.
Trattamenti:
Successivamente, per aumentare la produzione è consigliabile sul terreno di copertura, effettuare alcuni trattamenti con prodotti specifici per la prevenzione di determinate malattie. Il primo trattamento sarà effettuato con un prodotto a base di Procloraz, per evitare lo sviluppo di muffe, con dosi di 4g. da diluire in due litri di acqua e da distribuire su 1 mq.
Il secondo trattamento si effettuerà con un prodotto a base di deltametrina, per evitare la formazione di vermi, in dosi di 1g. da diluire in 2 litri di acqua e da distribuire su una superficie di 1mq. L’unica malattia per la quale non esiste alcun prodotto o rimedio è la cosiddetta “batteriosi”.
Dopo i trattamenti bisognerà unicamente distribuire acqua, in forma nebulizzata e in maniera che il terreno rimanga sempre umido, predisponendo un impianto di irrigazione con tubi, da posizionare in alto, tra un’aiuola e l’altra, ai quali applicare appositi nebulizzatori per annaffiare in maniera ottimale.
Fruttificazione:
A distanza di circa 10-15 giorni dall’interramento sulla superficie dei letti di coltura iniziano ad apparire i primi carpofori localizzate in corrispondenza delle screpolature del terreno. Se quindi le condizioni climatiche sono favorevoli a circa “20 °C” l’accrescimento è rapido e al 20° giorno si può effettuare la raccolta.
Dopo circa una settimana dalla prima volata si ha la differenziazione di nuovi carpofori che saranno pronti per la raccolta dopo altri circa 10-15 giorni.
In pratica tutta la produzione si consegue in un periodo di tempo di circa 40-45 giorni dal momento della messa a dimora. La raccolta dei funghi dovrà essere effettuata a mano esercitando una torsione alla base del fungo.
Terminata la prima raccolta, si aggiungerà del terreno se necessita. In totale, una confezione potrà fornire dai 900 g. ad 1.100 kg. o qualcosina in più a seconda delle condizioni climatiche.
Ecco un punto di riferimento dove puoi incominciare la tua avventura nella coltivazione dei funghi!
LA COLTIVAZIONDE DEI FUNGHI E’ PIU’ DI UN LAVORO, E’ PURA PASSIONE!