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Kit Substrato Pioppino Pholiota Aegerita

Pioppino Pholiota Aegerita

Il pioppino “pholiota aegerita” un fungo dal gambo slanciato e cappello scuro color nocciola, che cresce nei boschi di latifoglie, pioppi, in autunno e in primavera.

La produzione in larga scala si sta molto diffondendo, mentre ancor più diffusa la sua coltivazione per uso familiare, coltivando funghi in casa col kit balletta substrato pronto. Il suo habitat e clima preferito è il sottobosco autunnale, con venti moderati e forte umidità.

La produzione:

La produzione avviene a temperature di circa 20°C, in luoghi protetti da vento e sole diretto, ma con una buona luminosità filtrante. Più si tiene una condizione di sottobosco autunnale, e più si avrà un successo di coltivazione, altrimenti si possono insorgere spiacevoli sorprese.

Il substrato per la coltivazione:

Quando acquistate il substrato lo si può collocare in un sottoscala, cantine, garage, etc.. Lo si annaffia nebulizzando, ovvero inumidire spruzzando acqua con un normale spruzzino, (no ristagni d’acqua) per ricreare quindi le condizioni di cui sopra specificate.
A seconda dell’ambiente di collocazione se è abbastanza umido nebulizzare un paio di volte al giorno, se poco umido allora nebulizzare di più 3/4 volte al giorno, (basta osservare di tanto in tanto) niente di difficile, “allora Buon funghi”.

Pioppino “Pholiota Aegerita”  Scheda Tecnica

Ambiente di coltivazione industriale:
Serre climatizzate con regolare annaffiature e ricambio d’aria, buona intensità di luce. La climatizzazione deve essere particolarmente curata, poichè il fungo non tollera forti sbalzi di temperatura, umidità o ventilazioni.



Ambiente di coltivazione Per l’hobbista:
la coltivazione può avvenire in casa, cantine, garage o in giardini, che sia riparato da sole diretto e vento.
Resistenza: Il pioppino è un fungo di buona resistenza al Tricoderma e ai batteri, molto resistente al Dactylium
Periodi di coltivazione: Hobby Tutto l’anno (miglior periodo Autunno, Primavera)
Colore: Marrone chiaro
Pezzatura: Medio-piccola
Resistenza alle temperature minime: Scarsa
Resistenza alle temperature alte: Buona
Produttività: Buona
Precocità: 20 giorni a 18-20° con umidità al 90%.

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Come coltivare funghi su fondi di caffè

Mini guida: Come coltivare funghi in casa su fondi di caffè

Ormai nuove tecnologie che danno vita ad una fonte di riutilizzo che per molti di noi o per abitudine o per sbaglio, lo considerano un rifiuto, ovvero il fondo di caffè.



Una semplice guida che indica su come coltivare in maniera ottimale funghi sui fondi di caffè.

Per fare il substrato panetto di funghi, procurarsi ovviamente i fondi dai bar, preferibilmente farselo conservare pulito, e abbastanza fresco, non più di 1/2 giorni dal caffè fatto, più è fresco 1 giorno meglio è, altrimenti poi lo dovete sterilizzare. Il rapporto tra fondi di caffè e micelio da inoculare, va considerato il 10% di micelio sulla quantità di fondo da utilizzare.

Fase di preparazione e pastorizzazione caffè

Uno dei metodi che adottano moltissimi hobbisti per pastorizzare il caffè è quello di metterli a bagnomaria, ovvero mettere in una pentola capiente un pò di acqua ed inserire uno strato di barattoli di vetro pieni di caffè da sterelizzare, mettendo quindi al posto de coperchio un foglio di alluminio (carta stagnola) per cucina, e fermalo con un elastico all’imboccatura.
Poi al barattolo centrale inserite nell’alluminio, un termometro da cucina (a spillo, con sonda o qualcosa del genere) per vedere la temperatura.
Accendete ora il gas senza mettere il coperchio della pentola, e quando il termometro segna 70°C spegnete il gas e coprite la pentola con una vecchia coperta, in modo che il tutto si raffreddi più lentamente.
  • Iniziate ad inoculare il micelio solo dopo che la temperatura del composto sia inferiore a 30°C altrimenti il micelio potrebbe morire.

Per evitare grossi pesi è buona norma fare substrati di circa 5/6kg. Potete usare anche buste microforate alimentari, perché lì il micelio si diffonde molto velocemente. Oppure procedere con normali sacchetti basta che però prima di chiudere mettete una spugna all’orlo per far respirare il composto durante l’incubazione, anch’essi sterilizzata come foto qui sotto! (in questo caso sono di paglia) ma il procedimento è lo stesso.

Fase d’incubazione

Dopo aver inoculato i substrati, vanno collocati in un luogo buio per la diffusione del micelio per circa 30/40gg. a seconda delle condizioni, tra i 22-25 gradi, finchè si diffonde il micelio per tutto il susbtrato, controllare quindi di tanto in tanto.
Passata la fase d’incubazione, si passa poi il substrato alla luce indiretta, in penombra e non a sole diretto o vento, con condizioni circa tra i 15-20 gradi, a seconda della varietà, per preparae il substrato alla fruttificazione.
A questo punto, quando il substrato è pronto in base alla varietà
(ad esempio se avete preparato il Cardoncello, vedi foto)
si deve eliminare la parte superiore della busta, perchè dovete poi inserire sul composto circa 2/3 cm di terricco normale o terra fine di campo, per altre varietà semplicemente fare alcuni tagli/buchi per ogni lato, anche una semplice X con taglierino pulito, per farli nascere appunto dai lati tagliati.

Fase di Fruttificazione

L’umidità e la Temperatura servono per la fase di fruttificazione (quando devono nascere i funghi), quindi nebulizzare quando completamente invaso dal micelio.  La parte un pò più difficile è quella della diffusione del micelio. Arrivati quindi a questo punto sarà sufficiente fare alcuni tagli/buchi al sacco, od eliminare la parte superiore del sacco, (a seconda del fungo che si sta coltivando), durante questa fase, bisogna nebulizzare il substrato, con uno spruzzino 2/3 volte al giorno a seconda poi delle condizioni del posto della messa a dimora della balletta.

Raccolta

Ora (se fatto tutto correttamente), non vi resta che aspettare che nascono i primi funghi e degustarli belli freschi.

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Buon Funghi!