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Coltivare funghi fai da te come in natura!

Come coltivare funghi su tronchi di legno con micelio fresco

Guida come coltivare funghi su tronchi di legno fai da te!

Come coltivare funghi su tronchi di legno col Micelio Fresco, devi avere a disposizione tronchi freschi tagliati da poco, non più di 7/10 Giorni, con un diametro ideale (per una buona sistemazione) di circa 25/30 CM, e lungo 70/80 CM, tagliare il tronco a fette da 10/15 CM, la prima fetta è buona norma farla da 30/40CM così poi da poter interrare un pò nel terreno dopo che si è clonato il tronco, quando lo metteremo quindi a dimora “come da foto”.

L’ideale e fare tronchi massimo di 3 o 4 fette compresa la fetta iniziale più grande, per non averli poi ingombranti per la sistemazione.

1° Fase

A questo punto metti il Micelio sbriciolando per ogni fetta, per far mantenere ed atticchire una fetta sopra l’altra puoi fare questo metodo “abbastanza spartano” ovvero, prima di mettere il micelio sulle fette, prendi 2 o 3 chiodi e li inchiodi quasi alla estremità della fetta dividendoli, ed inchiodando qualche centimetro, e lasciando metà parte in superficie, quindi tagli la testa del chiodo a 45° metti il micelio sulla fetta, e la fetta che viene sopra la inchiodi pian piano, fino ad assentare col micelio, avendo fatto questo la fetta si è inchiodata e non si muoverebbe per la sistemazione. Ovviamente prendete chiodi di qualità, nuovi ed in acciaio inossidabile. Se non vuoi usare questo metodo, recati già sul posto dove li metti ad incubare così da non muoverli dopo aver fatto le opportune operazioni.

2 ° Fase

I tronchi così finiti, devono essere chiusi nei sacchetti di plastica, tipo quelli della spazzatura andrebbero bene, importante siano puliti e nuovi, è buona norma però di far respirare il tutto, quindi sigillare senza far entrare animaletti, ed inserisci però all’orlo della busta prima di chiuderla, qualche filtro per far respirare, anche le spugne quelle gialle delle imbottiture delle sedie vanno bene. Fatto questo andranno poi messi ad incubare in un luogo riparato a 20-25 °C, per 2/3 mesi a seconda della varietà che si sceglie di coltivare.

3° ed ultima fase

Trascorso il periodo di incubazione secondo i criteri di varietà, se vedi i tronchi ricoperti con uno strato visibile di micelio, il sacchetto di plastica può essere rimosso, e possono essere messi in giardino interrati un po’, ma sempre riparati da sole diretto è vento, oppure metterli in dei recipienti con la terra e sistemarli in un angolo di garage, cantina etc, importante che il terreno resti umido, ma non fare ristagni d’acqua, dove poi produrrano funghi più volte sia in Primavera che in Autunno.

Bene, se fatto tutto correttamente, siete pronti quindi ad aspettare solo i funghi.

  • A seconda della varietà di fungo, ma alcuni legni che si possono usare, sono:
    Pioppo, Betulla, Salice, Acero, Olmo, Tiglio, Ontano, Faggio, Noce etc…
  • I risultati migliori per diverse varietà ovviamente si ottengono su tronchi di Pioppo

 

  • Il micelio fresco ed atri prodotti alla coltivazione dei funghi fai da te, li trovi QUI

Buon funghi!

Come coltivare e preparare ballette di funghi prataiolo

Semplice guida su come fare substrati per coltivare funghi Prataiolo o Champignon

1° Fase:

Per coltivare funghi prataiolo, procuratevi del letame di cavallo abbastanza fresco “di circa 10/15 giorni” non di più, ed aggiungete circa il 20% di paglia, che avete già avuto modo di inumidire per un paio di giorni, mischiate il tutto e bagnate perfettamente quindi il composto creato, e costruire una massa di circa 1 M. di sezione, e lunga quanto riesce, dopo poche ore noterete che la temperatura si alza notevolmente, (fatelo riscaldare fino a 70 gradi circa, temperatura ottimale per sterelizzare).
Dopo circa 3/4 giorni disfate la massa e costruite dei piccoli cumuli larghi circa 20/25 cm, ed alti 10/15 cm. e lunghi quanto vi servono, misurate ora con un termometro nel cuore del cumulo, tenderà ad aumentare tanto che vi rende difficile mantenere le mani al centro.

2° Fase:

Trascorsi ulteriori 6/7 giorni disfate il cumulo e rifatelo portando parti esterne all’interno e viceversa, bagnate quindi le parti secche e distribuite le parti bagnate, non ristagnate con eccesso di acqua.
I cumuli andranno rifatti ogni settimana finché la temperatura non tenderà più a salire, (1 volta la massa e 3/4 volte i cumuli).

Fatto questo il composto si presenterà di tipo Marrone scuro, soffice e privo di odori sgradevoli di ammoniaca, che se stretto con forza tra le dita, lascerà uscire alcune gocce d’acqua
(p.H. 7,2-7,4).

3° Fase:

  • Dunque questo è il momento di mettere il Micelio.

Mescolate il composto sbriciolando il Micelio (Una bottiglia di Micelio fresco da 2,5 LT per qualche quintale così ottenuto, oppure circa 15 kg di coposto per ogni busta da 100 g. di Micelio secco). Mettete quindi il composto in dei recipienti, (casse, o forse meglio in sacchi di plastica), pressatelo, e manteniamo il tutto ad una temperatura interna di circa 16-20 °C.

Dopo una settiamana ricoprite poi con uno strato di terra sopra di circa 4 cm, ottenuta in questo modo, 4 parti di torba non concimata, 1 parte di terra fine di campo, e se fosse possibile 1 parte di carbonato di calcio, ben mischiati il tutto.

Ultima fase

A questo punto mantenere quindi la terra sopra di copertura ben umida, ed una temperatura di 16-24°C, da coltivare preferibilmente in locali chiusi, in penombra, in aree riparate da sole diretto e vento. Dopo circa 30 giorni dalla copertura, incominceranno a nascere i primi funghi. Dopo la prima raccolta in attese delle successive, distanziate tra di loro di circa 10 giorni, le annaffiature debbano essere più rade.

Al termine della coltivazione, potete sbizzarrirvi nel vostro orto, perchè mescolando una parte di substrato e tre di terra, avrete un ottimo terriccio per i vostri fiori.

Kit Substrato Pioppino Pholiota Aegerita

Pioppino Pholiota Aegerita

Il pioppino “pholiota aegerita” un fungo dal gambo slanciato e cappello scuro color nocciola, che cresce nei boschi di latifoglie, pioppi, in autunno e in primavera.

La produzione in larga scala si sta molto diffondendo, mentre ancor più diffusa la sua coltivazione per uso familiare, coltivando funghi in casa col kit balletta substrato pronto. Il suo habitat e clima preferito è il sottobosco autunnale, con venti moderati e forte umidità.

La produzione:

La produzione avviene a temperature di circa 20°C, in luoghi protetti da vento e sole diretto, ma con una buona luminosità filtrante. Più si tiene una condizione di sottobosco autunnale, e più si avrà un successo di coltivazione, altrimenti si possono insorgere spiacevoli sorprese.

Il substrato per la coltivazione:

Quando acquistate il substrato lo si può collocare in un sottoscala, cantine, garage, etc.. Lo si annaffia nebulizzando, ovvero inumidire spruzzando acqua con un normale spruzzino, (no ristagni d’acqua) per ricreare quindi le condizioni di cui sopra specificate.
A seconda dell’ambiente di collocazione se è abbastanza umido nebulizzare un paio di volte al giorno, se poco umido allora nebulizzare di più 3/4 volte al giorno, (basta osservare di tanto in tanto) niente di difficile, “allora Buon funghi”.

Pioppino “Pholiota Aegerita”  Scheda Tecnica

Ambiente di coltivazione industriale:
Serre climatizzate con regolare annaffiature e ricambio d’aria, buona intensità di luce. La climatizzazione deve essere particolarmente curata, poichè il fungo non tollera forti sbalzi di temperatura, umidità o ventilazioni.



Ambiente di coltivazione Per l’hobbista:
la coltivazione può avvenire in casa, cantine, garage o in giardini, che sia riparato da sole diretto e vento.
Resistenza: Il pioppino è un fungo di buona resistenza al Tricoderma e ai batteri, molto resistente al Dactylium
Periodi di coltivazione: Hobby Tutto l’anno (miglior periodo Autunno, Primavera)
Colore: Marrone chiaro
Pezzatura: Medio-piccola
Resistenza alle temperature minime: Scarsa
Resistenza alle temperature alte: Buona
Produttività: Buona
Precocità: 20 giorni a 18-20° con umidità al 90%.

Su Mister Funghi trovi i prodotti per coltivare il Pioppino, Micelio fresco, Micelio secco, Chiodi e Substrati già pronti.

Negozio online: www.misterfunghi.it

Come coltivare funghi su fondi di caffè

Mini guida: Come coltivare funghi in casa su fondi di caffè

Ormai nuove tecnologie che danno vita ad una fonte di riutilizzo che per molti di noi o per abitudine o per sbaglio, lo considerano un rifiuto, ovvero il fondo di caffè.



Una semplice guida che indica su come coltivare in maniera ottimale funghi sui fondi di caffè.

Per fare il substrato panetto di funghi, procurarsi ovviamente i fondi dai bar, preferibilmente farselo conservare pulito, e abbastanza fresco, non più di 1/2 giorni dal caffè fatto, più è fresco 1 giorno meglio è, altrimenti poi lo dovete sterilizzare. Il rapporto tra fondi di caffè e micelio da inoculare, va considerato il 10% di micelio sulla quantità di fondo da utilizzare.

Fase di preparazione e pastorizzazione caffè

Uno dei metodi che adottano moltissimi hobbisti per pastorizzare il caffè è quello di metterli a bagnomaria, ovvero mettere in una pentola capiente un pò di acqua ed inserire uno strato di barattoli di vetro pieni di caffè da sterelizzare, mettendo quindi al posto de coperchio un foglio di alluminio (carta stagnola) per cucina, e fermalo con un elastico all’imboccatura.
Poi al barattolo centrale inserite nell’alluminio, un termometro da cucina (a spillo, con sonda o qualcosa del genere) per vedere la temperatura.
Accendete ora il gas senza mettere il coperchio della pentola, e quando il termometro segna 70°C spegnete il gas e coprite la pentola con una vecchia coperta, in modo che il tutto si raffreddi più lentamente.
  • Iniziate ad inoculare il micelio solo dopo che la temperatura del composto sia inferiore a 30°C altrimenti il micelio potrebbe morire.

Per evitare grossi pesi è buona norma fare substrati di circa 5/6kg. Potete usare anche buste microforate alimentari, perché lì il micelio si diffonde molto velocemente. Oppure procedere con normali sacchetti basta che però prima di chiudere mettete una spugna all’orlo per far respirare il composto durante l’incubazione, anch’essi sterilizzata come foto qui sotto! (in questo caso sono di paglia) ma il procedimento è lo stesso.

Fase d’incubazione

Dopo aver inoculato i substrati, vanno collocati in un luogo buio per la diffusione del micelio per circa 30/40gg. a seconda delle condizioni, tra i 22-25 gradi, finchè si diffonde il micelio per tutto il susbtrato, controllare quindi di tanto in tanto.
Passata la fase d’incubazione, si passa poi il substrato alla luce indiretta, in penombra e non a sole diretto o vento, con condizioni circa tra i 15-20 gradi, a seconda della varietà, per preparae il substrato alla fruttificazione.
A questo punto, quando il substrato è pronto in base alla varietà
(ad esempio se avete preparato il Cardoncello, vedi foto)
si deve eliminare la parte superiore della busta, perchè dovete poi inserire sul composto circa 2/3 cm di terricco normale o terra fine di campo, per altre varietà semplicemente fare alcuni tagli/buchi per ogni lato, anche una semplice X con taglierino pulito, per farli nascere appunto dai lati tagliati.

Fase di Fruttificazione

L’umidità e la Temperatura servono per la fase di fruttificazione (quando devono nascere i funghi), quindi nebulizzare quando completamente invaso dal micelio.  La parte un pò più difficile è quella della diffusione del micelio. Arrivati quindi a questo punto sarà sufficiente fare alcuni tagli/buchi al sacco, od eliminare la parte superiore del sacco, (a seconda del fungo che si sta coltivando), durante questa fase, bisogna nebulizzare il substrato, con uno spruzzino 2/3 volte al giorno a seconda poi delle condizioni del posto della messa a dimora della balletta.

Raccolta

Ora (se fatto tutto correttamente), non vi resta che aspettare che nascono i primi funghi e degustarli belli freschi.

Per qualsiasi informazione, lascia un commento, restiamo a disposizione.
Buon Funghi!

Come preparare il substrato in paglia fai da te

Come preparare il substrato in paglia fai da te

La paglia è un composto principale per preparae il substrato, che costituisce una delle materie prime fondamentali per ogni coltivatore. Il suo uso è indispensabile nella preparazione del substrato per Cardoncello, Pleurotus ostreatus ed altre specie affini. Il Pleurotus ostreatus, la specie in assoluto più veloce e semplice da coltivare, e dalla quale vi consiglio di partire.

Quello che viene descritto in questo post è uno dei tanti metodi per come pastorizzare la paglia in modo fai da te, di nostro parere il più semplice, veloce e fatto in casa. Ovviamente è appunto una piccola guida facile e veloce, se avete più paglia da sterelizzare potete quindi attrezzarvi in pentoloni, e quindi bollire direttamente. I tipi di paglia più utilizzati sono quella di grano e quella di riso, ma anche quelle di altri cereali potrebbe andare bene, ma consigliamo quella di buona qualità, di grano (no fieno), se vi chiedete se il semplice fieno va bene, la risposta è a dir poco NO

Si è vero che la sua composizione non è poi molto diversa dalla paglia, contiene però molti più semi, che moltiplicherebbero i rischi di contaminazione, essendo particolarmente appetitosi per i batteri, non si nega però che non l’abbiano coltivata anch’essa, ma il rischio è un pò molto alto.



Se volete provare con il fieno, avendo cura di eliminare manualmente tutti i semi che vedete, potete farlo, ma il risultato è un pò meno sicuro.

Preparazione Substrato in paglia 1° Fase

Per prima cosa, prendiamo un secchio di plastica di capienza servita, assieme ad un sacco di stoffa sufficientemente capiente (anche una vecchia federa di cuscino va più che bene), e riempiamo così il sacco collocato al secchio di paglia, previamente tagliata in piccoli pezzi.

Tagliarla manualmente con le forbici è un’operazione abbastanza noiosa, se volete ingegnarvi con qualche altro sistema, fate pure. Per preparare un panetto da 5 Kg servono circa 2/2,5 kg di paglia asciutta, che provvederemo ad idratare.

Dalla foto casualmente forse non si nota bene, perchè sono due fondi uguali di colore verde, quindi specificando, dentro al secchio c’è un sacco verde traspirante riempito di paglia.

Preparazione 2° Fase

Chiudiamo il sacco, e mettiamo a bollire una quantità di acqua sufficiente a sommergere completamente la paglia. Potete usare anche più pentole, In questo caso abbiamo usato 4 pentole di dimensioni medio-grandi.

Appena l’acqua bolle, la togliamo dal fornello e la versiamo sul sacco, stando ben attenti a non ustionarci! 🙂

Ora fatto ciò, ricapitolando, paglia sminuzzata, inserita in un sacco traspirante per far si che sgoccioli e scende tutta l’acqua ( che poi vedi successivamente). Bollire acqua quanto basta e buttarla dentro al secchio col sacco di paglia preparato.

Mettiamo un coperchio o un piatto sul sacco che abbiamo appena versato acqua bollente, in modo da tenerlo completamente sommerso in acqua, e sopra ancora mettere anche un peso così da farlo stare in fondo.

Preparazione 3° Fase

Avendo fatto questo passaggio, ora dobbiamo tenere per circa 2 ore sommerso il sacco, avendo cura di non farlo raffreddare in fretta, quindi possiamo avvolgere il secchio in una coperta o un sacco a pelo, in modo da impedire che non si raffreddi troppo velocemente.

Ora non ci resta che di togliere il sacco e lo appendiamo in un luogo idoneo a sgocciolare, affinché l’acqua in eccesso scorra via per almeno 3/4 ore, (tempo sufficiente) per queste quantità.

Arrivati a questo punto la pastorizzazione è finita, ora non ci resta che inoculare la nostra paglia, ci servirà quindi una busta trasparente sufficientemente capiente da poter contenere il contenuto del sacco. Per piccole quantità vanno bene anche le buste per congelare, Cuki da 12 litri.

Abbiate comunque cura di usare buste nuove e non quelle della spesa, per intenderci, perché se è vero che non è molto necessario un ambiente sterile, dobbiamo comunque ricorrere ad un minimo di cautela.

4° Fase – Il micelio Fresco

Prendiamo quindi il nostro barattolo di micelio

Ora Iniziate a riempire la busta con la paglia, ad ogni strato di paglia, alternate con un pugno di micelio dosandolo in modo che vi basti per riempire completamente la busta.

Man mano che riempiamo la busta, dovremo pressare bene ogni strato con le mani, in modo da eliminare l’aria in eccesso. Una volta riempita, schiacciamo bene la busta, “appoggiarsi sopra funziona bene”.

 

Ecco come dovrebbe presentarsi un substrato da 5/6 kg circa, capienza ottimale per diverse varietà.

Come si vede dalla foto, dovremo applicare un filtro alla nostra balletta (va bene anche la spugna di imbottitura dei copri sedili, i cuscini delle sedie) pulire bene e sterilizzare con alcool,  così da permettere al micelio di “respirare” durante la colonizzazione, ed evitare che eventuali contaminanti possano rovinarci il lavoro eseguito.

Siamo arrivati al punto finale, e a questo punto la nostra balletta è pronta. Se avremo fatto tutto correttamente, vedremo il micelio rinascere e clonare tutto il composto giorno per giorno.

5° Fase – Incubazione

Ora non ci resta che collocare le nostre ballette in un luogo buio, e mantenere circa una temperatura compresa tra i 22° e i 25°. fino ad avvenuta completa clonazione del micelio, ovvero quando il substrato sarà completamente bianco.

Dopo circa 1 mese il micelio dovrebbe invadere completamente la paglia, e se così fosse, il composto lo si può portare in un posto in penombra non al sole diretto e vento, ad una temperatura compresa tra i 15 e i 20 °C (a seconda della varietà).

A questo punto sarà sufficiente fare alcuni tagli/buchi od eliminare la parte superiore del sacco ed (a secoda della varietà che si sta coltivando) ed iniziare a nebulizzare il substrato con uno spruzzino 2/3 volte al giorno a seconda poi delle condizioni del posto, per far nascere così i primi funghi dopo qualche settimana.

Ultima Fase – Buona raccolta e buona degustazione 🙂

Ora non vi resta che osservare, aspettare e raccogliere i vostri gustosi funghi a maturazione avvenuta, e sopratutto belli freschi e profumati,

Abbiamo disponibile tutte le varietà di micelio per coltivare funghi fai da te CLICCA QUI
Buon funghi 🙂 Da Mister Funghi!



Foto coltivazioni fai da te sezione consumatori

Sezione consumatori Mister Funghi, foto coltivazioni fai da te

Il nostro prodotto coltivato e documentato dai nostri clienti, che ci hanno inviato queste immagini delle loro fasi di coltivazione…

Tutti i prodotti per la coltivazione li trovi sul nostro >Negozio online<

  

(Foto di Mauro della Schiava) da Farla di Majano del gruppo micologico di Majano.

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(Foto di lorenzo piadena) da Cremona

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(Foto di Antonio A.) da Salerno, micelio fresco Pleurotus Ostreatus sul fondo di caffè

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(Foto di Marco Stampella) da Filottrano Ancona, Substrati incubati

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Come coltivare funghi Shiitake con chiodi di micelio

Come coltivare funghi shiitake su tronchi con l’inoculo dei chiodi di micelio

E’ preferibile utilizzare tronchi come acero, pioppo, quercia e olmo, l’importante che siano pezzi tagliati da poco almeno 7/10 giorni prima e quindi freschi. I tronchi devono essere sani. La scelta del tipo di legno può influenzare notevolmente la produzione dei funghi. A questo punto aiutandosi con un trapano per effettuare fori nel tronco del diametro di 0,8 cm, profondi 5 cm e distanziati l’uno dall’altro di circa 15 cm. Lasciare quindi circa 6 cm di spazio tra una fila e l’altra.

 

Con un martello piantare i chiodi di micelio all’interno dei fori. Per rendere un migliore risultato dopo aver piantato il chiodo di micelio, sigillare il foro per prevenire l’essiccazione del fungo, dovrai sigillare i tasselli con della cera d’api o alimentare, per proteggerli da eventuali insetti o condizioni meteo avverse. Porre il tronco all’interno di buste di plastica ben pulite per almeno 5/6 mesi “varietà Shiitake” altre varietà 2/3 mesi. Successivamente aprire le buste e posizionare i tronchi come descritto di seguito.

 

Posizionare quindi i tronchi in un luogo pulito, umido non al freddo sui “16 a 25°C”, al riparo da sole diretto e vento. I tronchi possono essere posizionati in cantina, e dopo 5/6 mesi è possibile spostarli in giardino, al riparo dal sole e dal vento diretto. Possono essere anche mantenuti in cantina o in casa. Interrate i tronchi per 2/3 (un esempio come in foto), in alternativa, se non li portiamo in giardino, in un angolo della casa o della cantina interrati quindi in dei vasi.

 



Mantenere sempre umidi i tronchi con bagnature in particolare durante il periodo estivo. I funghi con questo sistema sui tronchi posso avere produzione per circa 3/4 anni a seguire, più volte sia in Primavera che in Autunno.

Alcuni tronchi che si possono utilizzare:

  • Faggio, Quercia
  • Carpino, Ontano
  • Pioppo, Betulla
  • Castagno, Acero, Salice

Per ogni tronco di 90/100 cm di lunghezza e di diametro Ø circa 25 cm, necessitano circa 45 chiodi di micelio.

 

Varietà Chiodi di Micelio:

Oltre lo Shiitake, con i chiodi di micelio, potete coltivare anche altre varietà disponibili: Pleurotus oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus e Pioppino.

Disponibili anche Kit ballette di substrato già pronto a dare funghi Shiitake

Ecco un Breve Video:

Per l’acquisto dei chiodi di micelio puoi andare sul nostro -> Negozio Online

 

Come coltivare il pleurotus ostreatus

Come coltivare il pleurotus ostreatus in maniera ottimale

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il fungo pleurotus ostreatus, in Italia veniva raccolto in natura e apprezzato già da molto tempo ed era conosciuto con diversi nomi: gelone, orecchietta, ostricone, sbrisa, melina. I vari termini usati indicano alcuna delle caratteristiche del fungo.

Il pleurotus è un fungo carnoso e delicato di colore variabile dal grigio al bruno.

Utili consigli sulla coltivazione del Pleurotus Ostreatus!

E’ neccesario rispettare alcuni parametri per coltivarlo in maniera ottimale.

Periodo ottimale di coltivazione: Autunno, primo Inverno e Primavera, ovviamente si può coltvare tutto l’anno fai da te.

  • Temperatura: 15 -20°C
  • Umidità relativa dell’aria : 90% – umidità relativa del substrato 65/75%
  • Nebulizzare i composti 2/3 volte al giorrno in caso di ambienti secchi, viceversa 2 volte ogni 2 giorni in ambienti umidi
  • I composti non devono essere esposti mai al sole diretto e vento
  • E’ indispensabile però luce di penombra di giorno e non al buio totale.

Il fungo raggiunge la maturazione 8/10 giorni dopo la comparsa dei primi carpofori, (i piccoli funghetti) ed è necessario aumentare l’umidità dell’aria fino all’90% circa, evitare un eccessivo abbassamento della temperatura questa operazione può essere effettuata mettendo la balletta su un sacco bagnato posto sotto la stessa e procedendo a spruzzature di acqua nebulizzata.

È chiaro che in ambienti già umidi sono ideali. Per la produzione bisogna tenere la balletta lontano dai raggi del sole e dal vento, è indispensabile la luce del giorno, quindi non conservate in locali bui.

Se nello stesso locale sono coltivate molte ballette è opportuno, dunque, effettuare molti ricambi d’aria durante la produzione. Dopo che è iniziata la fruttificazione si rammenta di tenere sempre alto il tasso d’umidità, i funghi usciranno dai fori già opportunamente predisposti, non è consigliabile fare altri fori.

Non appena vedrete crescere i funghi è opportuno procedere a delle bagnature di tanto in tanto, si consiglia sempre con nebulizzate. Potete raccogliere non appena la cappella s’ingrosserà ed il bordo prima ricurvo tenderà a raddrizzarsi. I funghi vanno estirpati con una leggera rotazione e non tagliati alla base, in quanto è necessario, per avere un’altra riproduzione, di lasciare libero il foro fino a rivedere la paglia.



La produzione:

La produzione dei funghi avrà una durata di circa 15-20 giorni successivamente non fate nulla, lasciate il composto a riposare non innaffiate fino a quando non vedrete rispuntare nuovamente i funghi per una successiva volta questa è chiamata (volata) e riprocedere così come avete fatto per la volata precedente, in tutto si possono avere da due a quattro volate, dipende dalla cura con cui è stato tenuta la balletta.

Durante la produzione, i funghi possono produrre delle spore che potrete vedere sotto forma di polverina bianca, non allarmatevi è un indicatore che i funghi hanno raggiunto il massimo della loro maturità e quindi vanno raccolti e consumati.

Il clima:

Influisce ed è di fontamentale per coltivazione del Pleurotus Ostreatus, anche se è chiamato gelone per la sua caratteristica di fruttificare anche in inverno, con temperature comprese tra 4 e 20°C.
Il sole troppo caldo o il vento troppo forte impediscono la fruttificazione in parte o del tutto.
La siccità è un nemico letale, per cui il grado di umidità dell’ambiente di coltivazione gioca un ruolo decisivo.

L’umidità ambientale dovrebbe essere simile a quella delle giornate autunnali dopo le piogge, nell’ordine dell’80/90% circa con temperature tra 15 e 20°C.
Questi livelli di umidità, si cerca di ricrearli negli altri periodi con nebulizzazioni di acqua frequenti sul composto e sui funghi stessi.

Nella coltivazione è importante la circolazione dell’aria, che ha la funzione di omogeneizzare le condizioni all’interno del locale in cui si coltiva, e può essere ottenuta attraverso dei ventilatori oppure delle aperture laterali su tutto il perimetro del locale.
La necessità di cambiare l’aria con quella esterna soddisfa due condizioni importanti:

  • Allontanare l’anidride carbonica prodotta dai funghi, e abbassare le temperature ove sia necessario.

Mentre questa operazione un pò più complicata in inverno, in quanto in presenza di temperature rigide all’esterno.
In questo caso il ricambio dell’aria va ridotto e sostituito in parte con un ricircolo dell’aria interna.
In generale bisognerebbe completamente cambiare l’aria nell’ambiente di coltivazione diverse volte in un’ora.

Igiene:

Nella coltivazione dei funghi la prevenzione è fondamentale.
Prima di riporre a dimora il composto è necessario disinfettare i locali con prodotti a base di sali quaternari d’ammonio, avendo cura di aver rimosso ogni possibile residuo organico.
Tali prodotti hanno un’azione batterica e sporicida allo stesso tempo.

E’ buona norma utilizzare in via preventiva anche un’insetticida larvicida, soprattutto sulle pareti e sulle testate dei locali per prevenire eventuali infestazioni di moscerini.
E’ indispensabile che i locali di coltivazione siano facilmente pulibili e lavabili, con superfici lisce e non porose.

Il pavimento deve essere quanto più possibile compatto e non dare adito a ristagni d’acqua, meglio se ricoperto da uno strato di cemento o in alternativa da un telo pacciamante, filtrante, antiscivolo.
In alcuni casi si utilizza della calce idratata da stendere sul terreno, quando non c’è cemento, né il telo protettivo.
Il locale dovrà essere servito da rete idrica, per effettuare le innaffiature giornaliere, dovrà essere situato in maniera protetta dai venti dominanti, specie se provenienti dai quadranti di nord.

Ecco un punto di riferimento dove puoi incominciare la tua avventura nella coltivazione dei funghi!

LA COLTIVAZIONDE DEI FUNGHI E’ PIU’ DI UN LAVORO, E’ PURA PASSIONE!

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Come coltivare il cardoncello

Come coltivare il cardoncello in maniera ottimale

La tecnica di allevamento in condizioni naturali e stata studiata allo scopo di inserire la coltivazione dei funghi nel contesto agricolo di pieno campo cosi da rendere possibile la realizzazione di allevamenti intensivi con la finalità di integrare il reddito.

Il fungo Cardoncello:

In maniera naturale e per coltivazione intensive viene coltivato in serre tunnel protette da una copertura ombreggiante. Rete nera con ombreggiamento al 70-90%, montata sugli archi del tunnel ed interrata o meno lungo i lati lunghi.

Sul pavimento è bene avere una struttura rigida, per creare i letti, ed è preferibile il cemento, ma si può sostituire con materiali  edili, quali tavole o lamiere, e vengono realizzati così i letti di coltura, che non sono altro una struttura da poter collocare i substrati stessi.

Preparazione balle in serra:

I letti devono essere 1 metro larghi ed avendo sponde laterali alte 25 cm. Tra un letto e l’altro si deve lasciare un passaggio di circa 50 cm.

La serra, prima di essere utilizzata deve essere ben disinfettata, possiamo usare metodi artigianali come candeggina diluita in acqua al 5%, o con prodotti specifici come l’Environ.

Le confezioni di substrato vengono posizionate neli letti creati, uno di fianco all’altro e aperte sul lato superiore dell’involucro fino al substrato contenente, asportando quindi solo la parte superiore. Sopra poi vengono ricoperti con terreno, ben setacciato, per uno spessore di 1cm circa.

Trattamenti:

Successivamente, per aumentare la produzione è consigliabile sul terreno di copertura, effettuare alcuni trattamenti con prodotti specifici per la prevenzione di determinate malattie. Il primo trattamento sarà effettuato con un prodotto a base di Procloraz, per evitare lo sviluppo di muffe, con dosi di 4g. da diluire in due litri di acqua e da distribuire su 1 mq.

Il secondo trattamento si effettuerà con un prodotto a base di deltametrina, per evitare la formazione di vermi, in dosi di 1g. da diluire in 2 litri di acqua e da distribuire su una superficie di 1mq. L’unica malattia per la quale non esiste alcun prodotto o rimedio è la cosiddetta “batteriosi”.

Dopo i trattamenti bisognerà unicamente distribuire acqua, in forma nebulizzata e in maniera che il terreno rimanga sempre umido, predisponendo un impianto di irrigazione con tubi, da posizionare in alto, tra un’aiuola e l’altra, ai quali applicare appositi nebulizzatori per annaffiare in maniera ottimale.



Fruttificazione:

A distanza di circa 10-15 giorni dall’interramento sulla superficie dei letti di coltura iniziano ad apparire i primi carpofori localizzate in corrispondenza delle screpolature del terreno. Se quindi le condizioni climatiche sono favorevoli a circa “20 °C” l’accrescimento è rapido e al 20° giorno si può effettuare la raccolta.
Dopo circa una settimana dalla prima volata si ha la differenziazione di nuovi carpofori che saranno pronti per la raccolta dopo altri circa 10-15 giorni.

In pratica tutta la produzione si consegue in un periodo di tempo di circa 40-45 giorni dal momento della messa a dimora. La raccolta dei funghi dovrà essere effettuata a mano esercitando una torsione alla base del fungo.

Terminata la prima raccolta, si aggiungerà del terreno se necessita. In totale, una confezione potrà fornire dai 900 g. ad 1.100 kg. o qualcosina in più a seconda delle condizioni climatiche.

Ecco un punto di riferimento dove puoi incominciare la tua avventura nella coltivazione dei funghi!

LA COLTIVAZIONDE DEI FUNGHI E’ PIU’ DI UN LAVORO, E’ PURA PASSIONE!

Consigli hobbista

Consigli hobbista per la coltivazione di funghi fai da te

FAQ Domande frequenti!

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Moltissime persone non hanno la possibilità di andare a cercare funghi nei boschi, oppure non è sempre possibile farlo, ma avendo la passione, in questi casi è possibile coltivarli direttamente in casa, fai da te. I sapori non cambiano, quindi puoi gustarli in qualunque momento. Ed ecco quindi le risposte a tutte le vostre domande. 

1) Bisogna bagnare spesso i composti? (Substrati / Ballette)

Bisogna tenere umido. Il composto deve essere sempre mantenuto umido, ma senza far ricreare ristagni d’acqua, è difficile dire quante volte si deve bagnare, in base a l’ambiente, se è umido anche 1/2 volte ogni 2 giorni, se l’ambiente è secco anche 2/3 volte al giorno, nebulizzando con spruzzino.

 2) Per il micelio, quale legno devo usare?

Può variare a seconda del tipo di fungo, ma in linea di massima il Pioppo o legni teneri (es. salice). Non usare conifere.

Varietà di funghi: Shiitake, Pioppino, Pleurotus oro (cornucopiae), Pleurotus Ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 3) Quali funghi si possono coltivare sui tronchi di pioppo?

Pleurotus oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Pioppino (Pholiota aegerita), ShiiTake, e amore (Pleurotus salmoneo stramineus).

 4) Il legno deve essere marcio?

No, il legno deve essere sano, quindi fresco e tagliato da poco.

Varietà di funghi: Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Shiitake, Ganoderma

 5) Che dimensioni devono avere i tronchi?

Le misure ideali per facilitare anche la sistemazione, sono 30 cm di lunghezza e 20-25 cm di diametro. Sono comunque utilizzabili tutte le misure disponibili.

Varietà di funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 6) Come faccio a seminare i tronchi molto grandi?

Stesso procedimento dei piccoli ma usando più micelio. Un metodo molto semplice in caso di tronchi grandi è quello dei (chiodi di micelio).

Varietà di funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 7) Ho segato un pioppo ed è rimasta la ceppaia nel terreno, posso utilizzarla per coltivare i funghi?

Si, continuerà a dare funghi per diversi anni, ma si dovrebbe però ripare da intemperie e sole diretto per avere successo.

Varietà di funghi: Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, ShiiTake, Fungo dell’amore

 8) Come faccio a seminare una ceppaia?

Si fanno delle incisioni con una accetta, dentro cui si metterà il micelio. Ricoprire il tutto con cartoni puliti. Riparare il tutto con uno strato di terra di 4-5 cm.

Varietà di funghi: Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, ShiiTake, Fungo dell’amore, Ganoderma

 9) Quanto micelio devo utilizzare per l’inoculazione dei tronchi?

Un barattolo di micelio fresco è adatto per circa 70/80 kg di legno fatto a fette dal diametro 20-25 cm. Basta ricoprire tutto lo strato del diametro.

Varietà di funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 10) Quanto tempo è necessario per l’incubazione dei tronchi?

3 mesi circa per il Pioppino, Pleurotus ostreatus, Conucopiae fungo oro, Amore, e circa 6 mesi per ShiiTake, nel periodo primaverile od estivo (con raccolta autunnale).

Varietà di funghi: Shiitake, Pioppino, Pleurotus ostreatus, Fungo oro, Fungo dell’amore

 11) Finita l’incubazione posso posizionale i tronchi in giardino?

Si, si possono mettere in giardino tranquillamente, ma riparati da sole diretto e vento.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 12) Si possono mettere i tronchi in zona soleggiata?

No, i funghi vanno coltivati all’ombra “bisogna ricreare l’ambiente ideale tipo bosco”, quindi riparati non solo dal sole ma anche dal vento.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 13) Come è possibile sistemare i tronchi in giardino?

Vanno interrati per ¾ della loro lunghezza.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 14) I tronchi devono essere bagnati?

Sì, bisogna bagnare spesso. I funghi in natura nascono in ambienti umidi.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Conucopiae), Pleurotus ostreatus, Fungo dell’amore, Ganoderma

 15) Posso usare legno di Quercia?

No per diverse varietà, è un legno molto duro e non adatto perché contiene tannini, può andare bene con ShiiTake o Ganoderma.

 16) Per quanto tempo producono i tronchi inoculati?

Per 3 anni consecutivi.

 17) Quanti funghi possono produrre?

La produzione prevista di funghi è pari a oltre il 20% del peso della legna verde (1/2 il primo anno, 1/3 il secondo anno, 1/6 il terzo anno).

Varietà funghi: Pioppino, Fungo d’oro (Conucopiae), Pleurotus ostreatus, ShiiTake, Ganoderma, Fungo dell’amore

 18) Per semina sulla paglia, ecco i tipi di funghi che si possono coltivare.

Si può coltivare il Pleurotus ostreatus, Pleurotus oro (Conucopiae), Shiitake, Pioppino, Coprinus Comatus, Strofaria, Cardoncello, Fungo dell’amore.

 19) Quanto micelio devo utilizzare per l’inoculazione della paglia?

Un barattolo di micelio fresco è adatto per circa 60/70 kg di paglia umida.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus, Coprinus Comatus, Strofaria, Cardoncello, Fungo dell’amore.

 20) Come coltivare il Prataiolo (champignon)

Su paglia, e si può utilizzare il letame di cavallo.

Varietà funghi: Prataiolo bianco, Prataiolo crema

 21) Posso usare letame di Bovino per coltivare Prataiolo?

No, buoni risultati si ottengono solo con il letame di cavallo e seguendo quindi le istruzioni descritte sulle nostre confezioni.

 22) Posso coprire il composto di prataiolo con terra di campo?

No, bisogna utilizzare il terriccio da noi appositamente preparato o preparare un terriccio così composto da 4/7 di torba, 2/7 di ghiaino molto piccolo ed 1/7 di carbonato di calcio ben mischiati (P.H. 7,2-7,4).

 23) Dove si conserva il micelio fresco?

Semplicemente in frigorifero dove si conserva verdura etc..

 24) Quanto tempo si conserva il micelio fresco?

Circa 2 mesi se conservato in frigorifero. Il tappo non va mai aperto altrimenti il micelio si infetta. Aprire solo al momento d’uso e consumare tutto.

 25) Posso mettere il micelio nel surgelatore così si conserva più a lungo?

No, il micelio fresco va conservato a temperature compresa fra + 2°C e 4°C.

 26) Posso aprire il barattolo del micelio, usarne una parte e la rimanente conservarla per una prossima volta?

No, quando si apre il barattolo è meglio utilizzarlo tutto. L’apertura del barattolo provoca in seguito inquinamenti al micelio.

 27) Posso aprire il barattolo del micelio per guardare dentro e poi richiuderlo?

No, aprendo il barattolo rischiamo che venga inquinato, compromettendo poi la riuscita dell’inoculazione.

 28) E’ importante la pulizia?

Si è fondamentale che tutti gli attrezzi e le mani siano puliti.

 29) I funghi coltivati hanno un sapore diverso da quelli di bosco?

Assolutamente No, il sapore non CAMBIA.

 30) I funghi sono pesanti da digerire?

Per una persona in buona salute, no.

 31) Esistono coltivazioni in casa di funghi porcini?

No, perché il porcino cresce in simbiosi con una pianta.

 32) Quando si raccolgono i funghi vanno strappati o tagliati alla base lasciando la parte finale sul terreno?

I funghi vanno estirpati rotanto su se stessi in modo da togliere tutto il gambo e non rovinare il substrato sottostante. Se si lascia il gambo si rischia che questo tenda a marcire e a richiamare moscerini.

 33) Quando la balla ha finito di produrre si può seminare di nuovo con micelio fresco e secco per avere funghi nuovi?

I funghi crescendo si nutrono del materiale che è contenuto nella balletta, di conseguenza non vale la pena riseminare perché il composto è ormai esausto.

 34) Quando è finita la produzione devo buttare il composto?

Miscelato in parti uguali con terra è un ottimo terriccio per la coltivazione delle vostre piante.

 35) Devo togliere completamente il nailon che avvolge il substrato?

No, in base al fungo, è consigliabile far nascere i funghi dai fori sulla balletta, dipende comunque dal tipo di fungo. Si consiglia comunque di seguire le istruzioni che sono sulla confezione.

  • E se non ci sono fori?

Praticare alcuni tagli. Seguire comunque le istruzioni che sono sulla confezione.

  • Di quanti centimetri devono essere i tagli?

2/3 centimetri.

 36) I tagli vanno fatti su tutti i lati del sacco?

Sì, ad esclusione della parte inferiore dove è posato.

 37) Per innaffiarlo la prima volta bisogna, dopo aver fatto i tagli, immergere il sacco completamente in acqua per qualche minuto?

No, basta inumidire nebulizzando con uno spruzzino.

 38) Per le annaffiature successive è sufficiente spruzzare un pò di acqua sulla superficie superiore, oppure su tutti lati

Si su tutti i lati sempre nebulizzando.

 39) Come faccio ad essere sicuro che la paglia dentro è umida a sufficienza?

L’acqua che penetra dai fori è più che sufficiente.

 40) Posso coltivare in un ambiente completamente buio?

Il prataiolo sì, tutti gli altri necessitano di luce di penombra, no sole diretto.

 41) A che cosa servono i chiodi di micelio?

I chiodi di micelio sono cilindretti di legno su cui è stato allevato micelio di fungo. La coltivazione viene fatta su tronchetti di legno di pioppo, salice o altre latifoglie appena tagliati, freschi e sani (non utilizzare legno vecchio perchè può avere altre muffe). La tecnica di coltivazione è molto semplice: sui tronchetti, ogni 15-20 cm, fare con un trapano dei fori (Ø 8mm. Con un martello piantare i chiodi di micelio nei fori. I tronchetti vengono quindi messi ad incubare in un sacchetto di plastica a 20-25° C per ca. 3 mesi, poi vengono messi a far funghi in giardino, al riparo dal sole e dal vento, interrati per 2/3 o in un angolo della casa o della cantina interrati in un vaso (ad una temperatura dagli 8 ai 25°C) dove produrranno più volte sia in primavera che in autunno. La produzione dei funghi avviene dopo 4-8 mesi, solo per varietà Shiitake (11-12) mesi dalla semina e durerà 3-4 anni per tutti i tipi. E’ importante che il tronchetto e/o il terreno siano sempre umidi.

Varietà funghi: Shiitake, Pioppino, Fungo d’oro (Cornucopiae), Pleurotus ostreatus.